Nel cuore dell'Appennino tosco-romagnolo ti attende un luogo che ti connette con la natura... e ti disconnette dalla frenesia!
Un luogo che contribuisce alla conservazione di fauna e flora
Preistoria - Età del Bronzo
VIII secolo d.C. Villaggio di Salsubium
XI secolo d.C. Castrum Aukarium
1403 Dominio Fiorentino
1564 Fondazione di Terra del Sole
Oggi Tenuta Gregorina e Oasi WWF
La sua storia in sei tappe
Un domani migliore
Conservazione della Biodiversità
Cosa troverai nell’Oasi?
La fauna
L’Oasi Gregorina è popolata da moltissime specie: mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e artropodi, di cui imparerai a distinguere le tracce e a conoscere le abitudini.
Canis lupus italicus
Il lupo italiano è una sottospecie endemica con un mantello grigio-beige. Sociale e adattabile, vive in branchi e comunica con vocalizzazioni e segnali olfattivi. Si nutre principalmente di cinghiali e daini, mantenendo una naturale distanza dall'uomo.
Chiroptera
I pipistrelli, unici mammiferi volanti, sono diversificati in Italia con almeno 34 specie. Utilizzano l'ecolocalizzazione per navigare e cacciare di notte, alimentandosi di insetti o materiale vegetale. Trovano rifugio per il letargo in grotte e vecchi edifici.
Hystrix cristata
Roditore tra i più grandi d'Italia, l'istrice è notturno e vive in piccoli gruppi familiari. Si nutre di materiale vegetale e possiede aculei per difendersi. Abita prevalentemente in aree boschive e agricole
Falco peregrinus
Notoriamente uno dei più veloci uccelli rapaci, il falco pellegrino è celebre per la sua straordinaria abilità di caccia in picchiata, raggiungendo velocità superiori a 320 km/h.
Pernis apivorus
Il pecchiaiolo è un rapace specializzato principalmente nell'alimentazione di vespe e api. Riconoscibile per le sue lunghe ali e la coda relativamente stretta, utilizza il suo robusto becco per estrarre larve dai nidi degli insetti.
La flora
L’ecosistema dell’Appennino tosco-romagnolo ospita una diversificata comunità arborea, comprendente specie autoctone, principalmente decidue. Tra le più comuni troviamo querce, pioppi, aceri, ma anche salici, ontani e cornioli.
Quercus robur
Conosciuta come la "regina della foresta", la quercia comune può crescere fino a 40 metri di altezza, con un tronco robusto e una chioma ampia e ovata. Le sue foglie caduche, oblunghe e asimmetriche fioriscono da aprile a maggio, mentre le ghiande maturano in autunno, essenziali per la dieta di uccelli e mammiferi.
Populus nigra
Questo albero di grandi dimensioni ha una crescita rapida, con un tronco che può raggiungere un metro di diametro. La corteccia varia dal bianco-grigio al nero con l'età. Le sue foglie verde scuro e i fiori separati su individui diversi producono piccoli semi cotonosi, dispersi dal vento.
Acer campestre
Un albero che raramente supera i 15 metri, l'acero campestre ha un tronco contorto e una chioma rotondeggiante. Fiorisce in primavera insieme alla comparsa delle foglie, e i suoi frutti a sàmara facilitano la dispersione dei semi tramite il vento.
Cornus mas
Il corniolo è un arbusto o piccolo albero che si distingue per i suoi rami densi e la corteccia liscia. Fiorisce a fine inverno o all'inizio della primavera con fiori gialli brillanti, seguiti da frutti rossi commestibili in estate, molto apprezzati dalla fauna selvatica.
Alnus (varie specie)
Gli ontani sono alberi tipici di ambienti umidi e rive di fiumi. Presentano una corteccia scura e una chioma densa, con foglie rotonde e margine seghettato. I loro coni legnosi, che appaiono dopo la fioritura, persistono sull'albero, aiutando nella dispersione dei semi attraverso l'acqua.
Salix (varie specie)
I salici sono alberi o arbusti noti per la loro rapida crescita e la capacità di prosperare in zone umide. Caratterizzati da foglie sottili e lanceolate, i salici sono importanti per la stabilizzazione dei corsi d'acqua. Fioriscono presto in primavera, producendo amenti che attirano numerosi impollinatori.
Prodotti agricoli
La Tenuta Gregorina si trova nella zona appenninica, non lontano dal mare, in posizione favorevole alla coltivazione del Sangiovese che richiede un microclima in cui si alternano temperature elevate e fresche brezze dalle montagne. Queste condizioni permettono anche il prosperare di altre produzioni agricole.